Kirchmayr con le sue opere sfida la bidimensionalità, permettendo a chi le osserva di immergersi in mondi paralleli dal sapore onirico, dove non esistono confini e dove il proprio essere, l'anima, si perde nell'atemporalità delle “Vibrazioni di luce”.
Vibrazioni che smuovono sensazioni profonde, permettendo all'osservatore di distaccarsi dalla frenesia della quotidianità, assaporando l'eterno attimo.
Con pennellate a volte più materiche, altre più velate, Kirchmayr porta chi guarda ad attraversare la vita. “Gli attraverso”, infatti, spostano l'attenzione del fruitore su più piani, invitandolo – appunto – ad attraversare gli eventi, le emozioni, diventando un tutt'uno con la purezza della natura. Solo attraversando si scopre.
Una natura che protegge, ma che può essere matrigna. Tra infinite sfumature di un'anima in continua ricerca, il mare e il cielo dipinti da Kirchmayr avvolgono l'osservatore, regalando spazi dove perdersi per poi ritrovarsi in un viaggio di luce.
L'idropittura superlavabile usata dall'artista non conosce confini, solo continue scoperte in un universo a tratti surreale. Guardare i suoi lavori significa attraversare con lo sguardo, osservare “Maree marmoree” in un gioco cromatico di luce e materia.
Nadia Pastorcich